L’Umanesimo terrestre: il Rinascimento di specie. La storia dell’umanità, iniziata intorno a centomila anni fa con la diaspora delle prime popolazioni di Homo Sapiens Sapiens lungo i continenti perdendo così la memoria della comune appartenenza, nel nostro tempo segna il ritorno definitivo all’incontro di tutte le popolazioni su scala mondiale.
L’incontro è reso possibile dalle reti globali che connettono irreversibilmente le esistenze e le condizioni di vita di tutta la specie umana e le accomunano nell’esperienza inedita della convivenza planetaria, nella quale però non sono risolti, anzi si acuiscono i problemi, le divisioni e le disuguaglianze ereditate dalle precedenti società e culture. La sfida storica delle generazioni attuali e future è lavorare alla civilizzazione comprensiva dell’intera specie, che porti a unità, dignità e bene comune le diversità costitutive di ciascuno e di tutti in accordo con la natura della Terra che le sostiene.
La direzione storica è dunque affermare l’Umanesimo Terrestre: un Rinascimento di specie che - analogamente a quanto avvenuto in altre epoche in specifiche aree continentali ad opera di eccellenze umane diverse e innovative - generi ulteriori forme e contenuti di intelligenza e condizione umana, a beneficio di tutti gli abitanti dell’unica ed eccellente Casa comune.
Co-scienza e co-crescita. La civiltà umana si alimenta di ulteriori e più ampi paradigmi: conoscere e agire (facce della medesima dimensione antropologica) vengono ricondotti alle reciproche interferenze, superando divisioni ed estraneità, così come saperi e azioni sono ricomposti nelle loro relazioni. Nasce il cittadino del pianeta Terra: i saperi diversi delle scienze e delle culture generano co-scienza perché questi cittadini conoscono insieme e danno loro valore; le azioni diverse fanno co-crescita perché questi cittadini crescono insieme, crescono tutti, in tutte le componenti della loro natura.
Educazione e cittadinanza terrestre oltre la violenza. Educazione di vita degna e solidale e condizioni di vita equa e libera per l’intera specie alimentano l’interconnessione e l’unità dei saperi e delle azioni, consentendo al genere umano di raggiungere uno stadio più evoluto di intelligenza e convivenza, compiendo un ulteriore salto evolutivo nel suo sviluppo storico: attraverso l’antropizzazione culturale della civiltà terrestre la società della Terra lascia alle spalle la strategia della violenza che la tiene ancora dipendente, secondo la logica degli opposti, dall’evoluzione biologica delle specie da cui è nata, e porta a maturazione la cittadinanza terrestre delle donne e degli uomini del futuro, secondo la logica transdisciplinare del terzo incluso che archivia la violenza come portato di un’intelligenza storica inferiore.
L’intero Progetto è sviluppato in collaborazione con l’UNESCO in rapporto ai Sustainable Development Goals 2030 e con i 17 Goals to transform our World.
Ultimo aggiornamento
05.10.2021